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Pippotto sulla misura della resistenza interna di una batteria prendendo spunto da articoli e trhead su internet:

Il calcolo della resistenza interna delle batterie è un calcolo "relativo" dovuto al fatto che sia lo stato di carica sia la temperatura interna ed esterna della batteria falsano molto il risultato.
La resistenza interna delle batterie, in generale, è una somma matematica di tutte quelle imperfezioni di costruzione della batteria stessa, per esempio i materiali di assemblaggio, collegamenti interni elettrici della batteria, elementi chimici che determinano la differenza di potenziale ecc ecc.....
Quindi la resistenza interna non ha mai un valore costante nel tempo ma varia come valore in ohm anche in funzione della vecchiaia.
Premesso ciò e al fatto che ci servirà un voltmetro ed un amperometro, vediamo come si può rilevare il valore in ohm interno di una batteria a livello di misura di laboratorio.
Tutte le batterie, per motivi di calcolo matematico vengono rappresentate come una batteria ideale (senza difetti di costruzione) messa in serie ad una resistenza, quindi batteria reale = batteria ideale + una resistenza "interna".
La tensione nominale che ha la batteria la si può leggere con buona approssimazione applicando un voltmetro ai capi della batteria e la tensione letta in questo momento è la massima tensione che la batteria può dare senza carico (batteria a vuoto senza collegamenti elettrici ai suoi terminali), letto questo valore lo annotiamo su un foglio.
A questo punto prendiamo la nostra batteria e colleghiamo ai due capi un voltmetro, ad un capo della batteria colleghiamo il terminale di una resistenza di valore conosciuto, colleghiamo al capo libero della batteria e al capo libero della resistenza un amperometro, leggiamo la corrente che attraversa la resistenza, leggiamo la tensione ai capi della batteria ed annotiamoli.
Con "semplici" passaggi matematici, basandoci sulla legge di ohm, possiamo calcolarci la resistenza interna della batteria.
Prima di tutto calcoliamo la caduta di tensione che viene generata dallo scorrimento di corrente attraverso la resistenza esterna con calcolo:
corrente letta dall'amperometro x il valore in ohm della resistenza esterna = Volt reali della resistenza esterna.
Dato che il calcolo algebrico di tutte le tensioni in un circuito elettrico chiuso DEVE ESSERE SEMPRE UGUALE A ZERO, possiamo dire che: VOLT nominali della batteria a vuoto meno VOLT reali presenti sulla resistenza esterna = VOLT reali presenti sulla resistenza interna della batteria.
Infatti la resistenza interna della batteria è rappresentata come una resistenza in serie al nostro circuito ed è anche essa attraversata dalla stessa quantità di corrente letta dal nostro amperometro durante la prova.
Fatta questa semplice sottrazione tra i VOLT nominali della batteria ideale, meno i VOLT reali presenti sulla nostra resistenza esterna , abbiamo il valore in VOLT che la nostra resistenza interna ha nel momento che sono circolati al suo interno quegli ampere letti dall'amperometro.
Avendo il valore in VOLT reali presenti sulla resistenza interna alla batteria e la corrente in ampere che circola e attraversa tutti i componenti elettrici, possiamo calcolare con la legge di ohm, il valore in ohm della resistenza interna tramite il calcolo :
VOLT presenti sulla resistenza interna della batteria / ampere letti dall'amperometro = ohm della resistenza interna della nostra batteria.
Fermo restando che un calcolo più affidabile si ottiene a batteria al 50% di carica.
Altro metodo è il calcolo basato sull'uso di frequenze campione che attraversano la batteria e ne calcolano la conduttanza. Ma ve lo risparmio.

Comunque sono pippe cerebrali, quando si può acquistare un caricabatterie che abbia un processore adatto al suo interno, dato che dovremmo fare un passaggio per ogni cella della nostra LiPo per vedere se abbiamo qualche cella andata a cozze, conoscendo perfettamente la pericolosità di queste batterie e rivelando dati fittizi e mutevoli.

Non sono ne pippe, ne pipponi.... ANZI !!!!!

E' vero che ormai molti CB (caricabatterie) hanno di loro il calcolo della resistenza interna...ma sapere anche perchè c'è e come si calcola, fa sempre MOLTO bene alla mente.
Tu parli giustamente di Ohm perchè è l'unità di misura intera....ma spero proprio che le nostre Lipo, come molte altre batterie, siano sempre dell'ordine dei mOhm (milliohm)

tutto esatto,
con una resistenze da 3,9 Ohm 10 Watt con il 5% di precisione ( da 10 a 60 gradi di utilizzo )
posso cominciare a misurare la resistenza interna delle singole celle, chiaro che un buon caricabatteria ve le calcola lui.

usando la formuletta semplice :

R interna = ( V riposo - V carico ) / (V carico / R carico)

si possono cominciare a valutare le celle, ricordando che V / R = I Ampere = corrente
es cella carica 4,2 V , sotto carico della resistenza 3,9V , quindi

R interna = ( 4,2V - 3,9V )/ (3,9V / 3,9 Ohm) = ( 0,3V ) / ( 1A ) = 300 mOhm
(caso reale se è una cella veramente malmessa )

Poi rifaccio questa misura su una altra resistenza di carico da 1 Ohm 20 watt con corrente sui 4 Ampere = 4.000 mA
per sicurezza e per capire se da 1 a 4 Ampere quanto cambia la resa della cella.
( vanno anche meglio 2 resistenze da 2,2 Ohm 10 watt in parallelo )

vale sicuramente la pena saperlo, per capire il meccanismo

Grazie delle spiegazioni. Ho visto che il mio caricabatterie me la calcola, anche se rilevo valori molto eterogenei a seconda delle batterie.
Potete dirmi qual è una misura accettabile della resistenza interna di una cella (es, 100mOhm la batteria è "usabile")?

Anche per me stessa cosa... Batterie grandi o di qualità rilevo fin da subito valori molto bassi. Batterie piccole invece in certi casi ho resistenze più alte su certe che sembrerebbero qualitativamente superiori, in altri casi invece i valori sembrano coerenti

Invernomuto ha scritto:Grazie delle spiegazioni. Ho visto che il mio caricabatterie me la calcola, anche se rilevo valori molto eterogenei a seconda delle batterie.
Potete dirmi qual è una misura accettabile della resistenza interna di una cella (es, 100mOhm la batteria è "usabile")?

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bass11 ha scritto:Anche per me stessa cosa... Batterie grandi o di qualità rilevo fin da subito valori molto bassi. Batterie piccole invece in certi casi ho resistenze più alte su certe che sembrerebbero qualitativamente superiori, in altri casi invece i valori sembrano coerenti

Invernomuto ha scritto:Grazie delle spiegazioni. Ho visto che il mio caricabatterie me la calcola, anche se rilevo valori molto eterogenei a seconda delle batterie.
Potete dirmi qual è una misura accettabile della resistenza interna di una cella (es, 100mOhm la batteria è "usabile")?

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Io ho delle 3s da 500mah che hanno già un annetto che si attestano sui 50 mOhm o simili. Delle 4s da 850mah con pochi cicli di scarica invece stanno sui 2 mOhm.
Volevo capire quando una batteria è "logora"

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Io mi regolo "a spanne", non faccio calcoli però un'occhiata al valore lo dò.
Le batterie da preferire sono quelle con resistenza interna più bassa, quindi lo uso più come indice di qualità

Per prima cosa cerco di tenere a mente i valori delle batterie appena acquistate e vedo tra loro quali peggiorano (se dello stesso tipo) o se una ha un aumento considerevole so che quella batteria ha qualche problema o che l'ho usata male, spesso si riflette anche nei volt massimi. Quindi entrambi come parametri indicano una batteria defunta

Invernomuto ha scritto:

bass11 ha scritto:Anche per me stessa cosa... Batterie grandi o di qualità rilevo fin da subito valori molto bassi. Batterie piccole invece in certi casi ho resistenze più alte su certe che sembrerebbero qualitativamente superiori, in altri casi invece i valori sembrano coerenti

Invernomuto ha scritto:Grazie delle spiegazioni. Ho visto che il mio caricabatterie me la calcola, anche se rilevo valori molto eterogenei a seconda delle batterie.
Potete dirmi qual è una misura accettabile della resistenza interna di una cella (es, 100mOhm la batteria è "usabile")?

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Io ho delle 3s da 500mah che hanno già un annetto che si attestano sui 50 mOhm o simili. Delle 4s da 850mah con pochi cicli di scarica invece stanno sui 2 mOhm.
Volevo capire quando una batteria è "logora"

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Piu' che un valore assoluto, conta l'aumento nel tempo. In genere con il logorio della batteria diminuiscono anche i tempi di volo, in quanto, a parita' di corrente assorbita, la tensione cade piu' rapidamente ed arrivi prima ai limiti impostati per low battery.
L'altra indicazione importante che si ottiene dalla misura della resistenza interna e' l'aumento differente cella per cella.
Questo e' importante perche' il limite di low battery sulla tensione globale della batteria potrebbe non salvaguardare piu' la batteria stessa, in quanto la cella con resistenza piu' alta potrebbe scendere ad una tensione che la danneggia in modo irreversibile.
Supponiamo di impostare il limite di low battery a 9.9V per una 3S (3.3V/cella): il limite e' in teoria di tutta sicurezza a celle bilanciate.
Ma se, a causa di un aumento della resistenza interna di una singola cella i 9.9 Volt si raggiungono con un 3.5 3.5 e 2.9V, capisci che la terza cella e' a rischio danneggiamento permanente.